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Un viaggio saltato e un'incontenibile voglia di mare...non ci resta che puntare la bussola in direzione sud...next stop Dalmazia!!! In Istria e nella regione di Zara giugno è il mese più bello... chissà se anche questo angolo di paradiso ci darà grandi soddisfazioni nonostante sia prevista per il ponte del 2 giugno pioggia a catinelle.
Toccheremo poche mete per godere più intensamente delle acque cristalline e delle località turistiche che hanno reso la Dalmazia una meta amata da molti e se la pigrizia non prenderà il sopravvento ci spingeremo fino in Montenegro.
Sibenik,Trogir, Split e Dubrovnik saranno i nostri baluardi croati, il golfo delle bocche di Kotor e Sveti Stefan l'eventuale gita fuori porta.
Avevamo pensato di fare anche una deviazione a Bol sull'isola di Brac per ammirare la splendida spiaggia di Zlatni Rat ma in molti ci hanno suggerito che vederla ora equivale a mangiare un gelato in pieno deserto...praticamente dato l'elevato tasso di turisti sulla spiaggia sarebbe impossibile godersela. Sarà per un'altra volta.
Appena finito di stendere l'ultima lavatrice ed eccomi qui a fornire uno stringato resoconto del nostro viaggetto.
La Dalmazia è stata all'altezza delle aspettative: rocce carsiche arricchite dal giallo dei cespugli rigogliosi delle ginestre, acqua dalla sfumature turchesi e blu intenso; frutti della terra e del mare dai sapori di un tempo, gente affabile e disponibile...la vera scoperta però è stata il Montenegro; una sorta di Croazia del passato con un turismo europeo timido ma in crescita ed un paesaggio ancor più selvaggiamente bello se non fosse per scheletri di hotel abbandonati e in costruzione...nuovi deturpatori della costa.
Da evitare: il soggiorno in località anonime prenotando già dall'Italia una stanza, meglio rischiare ma vedere dove si va a soggiornare, i casermoni alberghieri sono dietro l'angolo;
mangiare in strutture internazionali o ristoranti smaccatamente turistici con bandierine segnaposto, meglio una konoba qualsiasi...spenderete meno e mangierete meglio.Da non perdere: un tuffo nelle acque trasparenti di Sveti Stefan smangiucchiando della frutta acquistata dalle donne locali lungo la strada;
un caffè fatto a regola d'arte nel porticciolo di Pržno e se proprio volete godervela una zuppetta d'aragosta in uno dei ristoranti sulla spiaggia;
un oggetto di antiquariato ch vi ha emozionato nella piazzetta di Mali Buvda.
Agli indecisi e a chi sogna una meta "mare e monti" direi che la baia di Kotor potrebbe essere la risposta! Una mulattiera conduce alla chiesetta e poi alla torre difensiva che domina il borgo bagnato dalle calme acque del canale.Sembra quasi di trovarsi a bordo lago invece che in un'insenatura.
non salite in cima alla chiesetta percorrendo la mulattiera nelle ore centrali; non è detto che il ragazzo con la borsa frigo seduto in cima abbia ancora acqua fresca disponibile;
andare anche solo 10 km all'ora in più del limite consentito...multa assicurata!!
Da non perdere: una passeggiata nel tardo pomeriggio nel paesino di Kotor quando le navi da crociera hanno già salutato la baia;
una foto scattata dall'alto senza fiato ma felicemente abbarbicati sulle mure;
soste a bordo strada per ammirare il panorama lungo la statale che collega Kotor a Hergeg Novi.
Per quanto riguarda la Dalmazia mi limiterò a dirvi che mi sono vergognata ad aver aspettato tutto sto tempo prima di concedermi qui una vacanza. Detto questo, a differenza dell'Istria, meglio prenotare dove dormire soprattutto se pensate di trascorrere le vacanze a luglio/agosto e avete in mente di soggiornare in centro storico o zone limitrofe senza spendere un occhio della testa. Chiedete sempre se hanno il posteggio e se la zona che avete scelto è interdetta al traffico. A Sibenik potete anche solo fare una sosta di un paio d'ore a meno che non decidiate di visitare il parco di Krka o le isole Kornati.
Da evitare: una notte in città, il centro storico è molto piccolo e Sibenik non proprio una città ecosostenibile se potete spingetevi un po' più a sud;
un gelato in Kralja Tomislava...neanche io avrei tanto coraggio.
Da non perdere: la bellissima Katedrala sv. Jakova (Cattedrale di San Giacomo) gioiello del rinascimento croato inserita dal 2001 nel patrimonio mondiale dell'Umanità. Il battistero visto con la luce del sole al tramonto ha un fascino ineguagliabile così come le facce scolpite sulla parete esterna della chiesa. Ricordate di portare con voi uno scialle o indossare una maglietta maniche corte e short non troppo corti qui sono severissimi e rischiate di non poter entrare ad ammirare l'interno di questa chiesa spettacolare...anche se è un po' grigia e buia non dimenticate che è la chiesa più grande del mondo tra quelle erette completamente in pietra senza ricorrere a parti di sostegno in mattoni o legno.
Anche Trogir è piccolina e comunque merita una sosta per un altro tesoro perfettamente conservato: la Katedrala sv. Lovre (Cattedrale di San Lorenzo) Il biglietto di ingresso vale il costo anche solo per la vista dall'alto del campanile. Il castel Camerlengo dà una prospettiva d'insieme della città ma nulla di più; per cui potete benissimo evitare di pagare l'ingresso a meno che non vogliate vedere un'immagine come questa.
Split con il palazzo di Diocleziano, il suo mercato del pesce, la pasticceria Creme de la Creme , i giovani che la sera ballano in piazza varrebbe da sola un viaggio fino a qui nel sud della Croazia anche se le dimensioni del centro storico sono più piccole di quanto immaginassi.Il mio consiglio è quello di spezzare il viaggio a Spalato anche se fremete dal desiderio di raggiungere Ragusa. Split dà il meglio di sè nelle ore meno calde quando le luci giallognole illuminano dolcemente le stradine pedonali