giovedì 7 aprile 2011

C'è gricia e gricia

Metti una pausa pranzo frettolosa, un appuntamento dall'altra parte della città ma soprattutto un'incontenibile voglia di assaporare una pasta alla gricia da vero romano...che fare?
Appurato che le guide turistiche non sempre sono aggiornate e imparziali non mi resta altro che un po' di buon senso e una ricerca incrociata sui siti specializzati nel food. La cosa potrebbe non rivelarsi così semplice; anche a Roma infatti la "sola" è dietro l'angolo, reale o virtuale che sia, e se una volta bastava sorridere ad un indigeno inorgogliendolo con la fatidica domanda "dove posso mangiar da romano" ora pare che molti capitolini abbiamo dimenticato il piacere del buon cibo a fronte di porzioni generose ed economiche in un qualsiasi Pastarito di quartiere.
Grazie a Dio non sono tutti così!! Ma vai tu a trovare l'intenditore per strada o subito fuori la metro.
Nella capitale si riesce ancora a mangiare divinamente dimenticando le regole del galateo e facendosi stregare dal rito della scarpetta... i posti però, bisogna conoscerli e soprattutto ricordare che hanno orari "da romani" vale a dire che prima delle 13.00 te lo puoi scordare di ordinare.

Molti custodiscono gelosamente le trattorie dalle porzioni generose con prezzi abbordabili, ma se lo spirito è quello del viaggiatore perchè non condividere i luoghi del piacere?
Da Lucia a Trastevere rimane un mio personale punto di riferimento e che dire poi in pieno ghetto ebraico di Sora Margherita?Sfido chiunque a rimaner delusi.
Se poi il tempo non è tiranno e si accetta di pagare 6 euro per un carciofo sicuramente è d'obbligo una sosta da Gigetto al portico d'Ottavio, davvero imbattibile nel carciofo alla giudea. (ps:io non dimentico mai di mangiare un supplì, per me come loro non li a davvero nessuno)

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