venerdì 18 febbraio 2011

Destinazione cibo: come avvicinarsi a popoli sconosciuti

Fleur de sel, tahin, curcuma, wasabi...
Oggi ho deciso di darmi alla cucina melting pot perchè una globetrotter che si rispetti deve necessariamente avvicinarsi a sapori e ingredienti figli di terre lontane.
Se la globalizzazione, ancora una volta, ha fatto sì che babaganoush e zighinì divenissero i nostri migliori amici in tempi di slow ethnic food non ha altrettanto fornito strumenti per conoscere la storia di questi piatti e i popoli che le cucinano da sempre.
Quanto sappiamo di quello che più o meno distrattamente mangiamo?
Interessarsi degli ingredienti che compongono un piatto esotico è un modo per avvicinarsi a quel popolo che ha imbandito le tavole per generazioni.
Anche questo è viaggiare... anche se il tramite sono fornelli e sac a poche.

1 commento:

  1. io sono più da cucina italiana, comunque apprezzo il tentativo e le persone curiose come te!!!complimenti

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