Anche a lei questa città ha dato un po' di problemi; poi però è riuscita a trovare la sua dimensione.
Quando ne sentiamo il bisogno, anche da storie di vita comuni, siamo capace di scovare similitudini all'nfinito.
Quello che però risulta strano è come frasi pronunciate da estranei, acquistino per noi un'importanza tale da sembrare profetiche. Sembra quasi che il fato voglia dirci qualcosa che noi intuiamo essere vicino ma non evidente...svogliamo improvvisamente svegliarci dal torpore, percepire le coincidenze trasformandole in strumenti di conoscenza. Questa consapevolezza è tutt'altro che intuitiva e così continuiamo a farci del male pensando e ripensando al perchè di alcuni avvenimenti che frenano la nostra serenità.
Eppure ognuno di noi nel profondo sa bene che la vita è equilibrio e che dipende da noi solo in minima parte.
Interrogarsi sui perchè della vita, degli insuccessi, degli ostacoli è una malattia che si dice colpisca le persone intelligenti; e allora mi chiedo:
si può far tesoro della stupidità per vivere meglio?
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